Ecco Florian Kaplar, naturopata, dietologo e fondatore del blog Naturo-Passion.com!
Da dove nasce il suo interesse per la naturopatia?
La naturopatia non è mai qualcosa che si incontra per caso, ed è raro (anche se succede) che ci si appassioni alla naturopatia da giovani, a meno che non ci si sia immersi… Spesso è un evento familiare, una malattia, un decesso, una rivalutazione o una ricerca personale che porta all’adozione di uno stile di vita più sano e di trattamenti più naturali. La morte improvvisa di mio padre e l’arrivo dei miei figli sono stati senza dubbio fattori scatenanti che mi hanno aiutato a vedere la vita in modo diverso, più in sintonia con chi sono veramente.
Lei ha fondato Naturo-passion, un blog di naturopatia che è ormai un punto di riferimento in Francia: ci parli di questa bellissima esperienza.
Cinque anni fa è nato Naturo-Passion.com, un progetto meraviglioso che ha avuto fin da subito un’ottima accoglienza da parte degli internauti e che da allora è andato via via rafforzandosi, diventando uno dei blog di naturopatia più letti in Francia e nel mondo francofono. Da parte mia, rimango convinto che la naturopatia debba rimanere una disciplina seria, basata il più possibile su fatti verificati e verificabili scientificamente. Questo non significa che alcuni metodi che non sono (ancora) stati convalidati dalla scienza non siano efficaci e debbano essere messi da parte, ma ritengo che sia importante creare dei ponti tra la medicina convenzionale e la medicina complementare, e massimizzare le sinergie e i benefici per il paziente, che è anche alla ricerca di trattamenti meno invasivi.
Un blogger appassionato e un naturopata impegnato: due attività difficili da conciliare?
No, perché è la passione a guidarmi! Con una vita familiare altrettanto ricca e frenetica, sono spesso al limite, come molti genitori, nel riuscire a conciliare vita professionale e personale. Nonostante i numerosi impegni e l’energia profusa in diversi progetti, la mia famiglia e le mie radici rurali rimangono i valori sicuri necessari per il mio equilibrio, e non li trascuro mai.
Quali sono i suoi approcci particolari alla naturopatia?
Come ho detto prima, la mia pratica è soprattutto scientifica, anche se sono aperto a studiare altri approcci che possono dare buoni risultati. Sono naturopata e fitoterapeuta, ma sono anche dietista-nutrizionista, un ruolo riconosciuto dal sistema sanitario. Il diploma di dietista è il risultato di una formazione solida e scientificamente rigorosa, anche se il curriculum andrebbe aggiornato e potenziato con un anno di insegnamento in più, come avviene in molti altri Paesi. Non sempre lo sappiamo, ma spesso è possibile migliorare notevolmente la situazione dei pazienti semplicemente modificando la loro dieta, e questo è ciò che cerco sempre di mettere in atto come priorità. Siamo davvero ciò che mangiamo. Con l’abbondanza di alimenti disponibili, dobbiamo tornare il più possibile a un’alimentazione non elaborata, anche se la sicurezza alimentare è un dato di fatto nel nostro Paese. I rischi per la salute di una dieta troppo ricca e povera di nutrienti sono ancora troppo poco conosciuti. Quando i pazienti mi contattano, spesso è già troppo tardi: le cattive abitudini a lungo termine hanno lasciato il posto alla malattia. Mentre alcune persone sono disposte a cambiare il proprio stile di vita per ritrovare la salute, molte trovano ancora difficoltà, anche solo ad iniziare un’attività fisica regolare. Eppure, a mio avviso, questo aspetto non è negoziabile. Mi piace molto il termine “educatore alla salute”, che a volte viene usato per sottolineare il ruolo fondamentale della prevenzione, a partire dai bambini.
Come ha scoperto le microalghe, la clorella e la spirulina?
Leggo e imparo costantemente tutto ciò che riguarda l’alimentazione e la salute. Quindi conoscevo la spirulina biologica da molto tempo. È un bene che questo prodotto sia così popolare, ma la spirulina è ancora un prodotto costoso e non accessibile a tutti. Sono sempre a favore di una riforma della dieta, perché trovo incoerente avere la coscienza pulita mantenendo uno stile di vita che lascia a desiderare, pensando di poter compensare con integratori alimentari, qualunque essi siano…
La clorella è meno conosciuta della spirulina, ma io la preferisco, soprattutto per le sue proprietà disintossicanti.
Perché li prescrive e come?
La spirulina può essere consigliata come complemento di una strategia nutrizionale personalizzata, per esempio in caso di stato nutrizionale molto scarso o di stanchezza cronica.
Lei consiglia anche la soia, perché e come?
Da un punto di vista epidemiologico, la soia e i suoi derivati sono unanimemente riconosciuti come salutari e protettivi nei confronti di molte malattie. La soia è una delle poche piante a contenere tutti i 9 aminoacidi essenziali. È quindi un alimento d’elezione per vegetariani e vegani. Sarebbe un peccato allontanarsene a causa di false polemiche o pettegolezzi pseudoscientifici su Internet. La soia è uscita dagli ambienti vegetariani e oggi è sempre più consumata in tutte le sue forme (“latte”, “yogurt”, tofu, miso, tempeh, natto). Molte persone lo hanno inserito nella loro dieta, sia per variare l’alimentazione sia per ridurre il consumo di carne, che notoriamente è dannosa per la salute se consumata in eccesso.
Qual è la sua citazione preferita?
Suggerirei piuttosto questo proverbio tedesco, che mi si addice molto:
“Per tutta la vita vivi e impara: vivi per imparare, impara per vivere”.